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Il tuo Carrello è Vuoto

marzo 16, 2021 3 min read

Negli ultimi anni si è diffusa molto la cosmesi del "SENZA", grazie alla quale si è generato un allarmismo ingiustificato di alcuni ingredienti cosmetici, creando una vera e propria CHEMOFOBIA, che ha lasciato credere che i cosmetici potessero in qualche modo arrecare danni alla salute.

Da dove è nato tutto questo?

Gli ingredienti più temuti dai consumatori sono i CONSERVANTI, per la preoccupazione che siano potenzialmente dannosi sia per la salute che per l’ambiente.

Perché tali ingredienti sono sotto accusa?

I conservanti spesso sono responsabili di reazioni di sensibilizzazione e allergiche, dovute alla loro capacità di interagire con i microrganismi viventi, costituiti da cellule.

Possiamo fare a meno dei conservanti nei cosmetici?

La risposta è semplice: NO!

Questo perché i conservanti hanno il compito di entrare nella composizione dei prodotti cosmetici e inibire lo sviluppo di microrganismi come batteri, gram +, gram -, muffe e lieviti.

Tutti questi microrganismi vivono in presenza di acqua e quindi, se il cosmetico contiene acqua, deve per forza essere protetto dai conservanti! Solo se il cosmetico contiene un grado alcolico superiore al 20%, possiamo non aggiungere conservanti, in quanto l’alcol stesso svolge il ruolo di conservante!

A tal proposito, è stata regolamentata la situazione che permetteva ai produttori di poter mettere in etichetta la dicitura “SENZA CONSERVANTI”, anche per i prodotti che contenevano l’alcol come conservante.

Come fanno i microrganismi a contaminare il cosmetico?

Possiamo essere noi consumatori a contaminare attraverso una sbagliata manutenzione del prodotto.

Può succedere nell’ambiente di produzione, nonostante tutti i processi di sanificazione a cui sono sottoposti i laboratori di produzione.

Può essere il packaging, che generalmente non è sterile.

La cosa importante da sapere è che, per LEGGE, un cosmetico per essere messo in commercio deve superare test che ne accertano l’assenza di microrganismi!

Esiste un allegato (V) che elenca i conservanti ammessi per uso cosmetico, dividendoli in base ai limiti d’utilizzo.

Nonostante il terrorismo mediatico incombe, non bisogna pensare che possiamo trovare sugli scaffali cosmetici dannosi, pericolosi per noi stessi!

Per mettere in commercio un prodotto cosmetico, il produttore deve rispettare moltissime leggi e linee guida. Nulla resta al caso!

Prima di scegliere un prodotto con la dicitura “senza” bisogna sapere che, oltre ai “classici” conservanti creati in laboratorio, ci sono i conservanti provenienti dalla natura.

Sono più sicuri? No.

Tra questi conservanti troviamo:

-gli oli essenziali, molecole estratte da piante e parti di esse, come il LIMONENE. Sono sintetizzate dalle piante proprio per proteggere queste ultime dagli insetti;

-la propoli, ottenuta dalla lavorazione delle api di resine vegetali, non molto impiegata perché colora il prodotto ed ha un forte odore caratteristico;

-l’estratto di caprifoglio giapponese, test di laboratorio hanno dimostrato una MIC (minima concentrazione inibente) interessante.

Dunque, quando leggiamo la parola "conservanti", dobbiamo ricordare che:

“Sono sostanze dotate di proprietà antimicrobiche, in grado di provocare la morte dei microrganismi (attività battericida) o di bloccare la crescita (attività batteriostatica). In generale, i conservanti vengono aggiunti alle formulazioni cosmetiche per preservarle dall’inquinamento microbico.”

Quali sono i principali conservanti che troviamo scritti in etichetta?

-acido benzoico

-acido sorbico

-acido deidroacetico

-alcol benzilico

-acido 4-idrossibenzoico

E tanti altri.

Lo scopo di questo articolo, è quello di guidare il consumatore ad una scelta consapevole.

Non siate schiave del terrorismo mediatico e delle scelte di marketing!

 


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