Battistelli, nel 1994, definì l’autostima come “l’insieme di giudizi valutativi che ciascuno attribuisce a se stesso”.
Nella formazione di questo costrutto, si mostrano sostanziali due aspetti: in primo luogo la capacità del soggetto di valutare se stesso e gli altri, ed in secondo luogo la capacità di procedere con un'attribuzione di valore positivo o negativo alla valutazione effettuata.
Nel tentativo di comprendere più a fondo questo concetto, essenziale per il nostro benessere psicofisico, potremmo immaginarlo, figurativamente, come una lunga linea retta, dove ad un estremo troviamo un polo negativo, correlato alla bassa autostima, e all'altro un polo positivo che combacia con un'alta autostima.
È fondamentale sottolineare che, il senso dell’autostima, non è qualcosa di predeterminato con cui nasciamo, ma è piuttosto il risultato dei vari fattori, interni ed esterni, che si embricano tra loro in maniera imprescindibile nel determinare verso quale polo ci orienteremo in quel dato momento.
È infatti necessario precisare che l’autostima non è statica, ma fluttua ed evolve nel tempo, subendo oscillazioni rilevanti all'interno della vita di ognuno. Supponiamo ad esempio che un soggetto abbia, in un dato momento, una bassa autostima; in un caso di questo tipo, la persona tenderà a mostrare scarsa fiducia in se stesso, nelle proprie capacità ed abilità, associati a possibili sentimenti di autosvalutazione e inadeguatezza.
Al contrario, una persona con un’autostima particolarmente solida, tenderà ad affrontare le situazioni che gli si prospettano davanti con maggior sicurezza e serenità, conscio di poter fronteggiare adeguatamente le richieste dell’ambiente.
La pressione mediatica odierna, con standard di perfezione estremi e utilizzo di software per il photo editing, sta inevitabilmente inficiando l'autostima di molti.
La ricerca Beauty Confidence e Autostima ha stimato che il 75% delle donne italiane dichiara di possedere un'autostima bassa o media e che ben 8 donne su 10 preferiscono non partecipare ad eventi pubblici per il timore di apparire imperfette.
Oggi più che mai, lavorare per incrementare la propria autostima, è un fattore fondante del benessere psicofisico, in quanto contribuisce a sviluppare un'immagine positiva di se. Una buona autostima favorisce, infatti, l'apprezzamento della propria bellezza fatta di unicità e non di perfezione, favorisce l’accettazione dei propri punti deboli e la capacità di esaltare i propri punti di forza, genera maggior fiducia nelle proprie risorse, maggior apertura alle richieste dell'ambiente, miglior equilibrio nei rapporti interpersonali ed un incremento della propria autonomia.